Management pubblico: temi, metodologie didattiche e approcci all'aula

 

Il gruppo Ri.For.Ma. trae la propria forza dalla PREPARAZIONE dei propri docenti e ricercatori. Consci di questo, abbiamo organizzato un incontro per confrontarci su quali siano i temi salienti per il futuro del management pubblico, condividere metodologie didattiche e approcci all’aula.

Prima dell’incontro, abbiamo somministrato un questionario ai nostri docenti, chiedendo loro:

  1. Quali sono le principali sfide manageriali per il futuro del management pubblico?
  2. Quali sono i principali contenuti su cui è opportuno arricchire l’esperienza formativa per i manager pubblici?
  3. Quali metodologie didattiche si ritiene opportuno utilizzare?

Lo scopo dell’incontro era quindi quello di maturare idee nuove, conoscere il punto di vista dei docenti (sia accademici che esperti professionisti del settore), proporre nuove attività e condividere metodologie didattiche specifiche.

Le tematiche emerse hanno posto in evidenza come dovrebbe essere il management pubblico di domani.

All’unanimità tutti ritengono che la CAPACITA' DI ANALISI, laMOTIVAZIONE el’INNOVAZIONE rappresentino 3 tematiche essenziali su cui puntare. Approfondire i temi relativi alla cultura organizzativa anche mettendo in luce la responsabilità che i manager devono avere è forse la prima sfida importante. Spesso i manager pubblici non hanno una chiara responsabilità e definizione dei propri ruoli, a danno dell’intera organizzazione.

Il valore delle PERSONE è il tema che è stato maggiormente condiviso. Bisognerebbe tanto puntare sulle risorse umane al fine di creare engagement, puntare sulle soft skills e sulla consapevolezza del ruolo che il management ricopre, per creare un senso di appartenenza all’interno dell’organizzazione. Purtroppo, il management attuale è ancora legato alle logiche del vecchio modello di gestione, fortemente burocratizzato e standardizzato. Ci sono studi che dimostrano che, normalmente, sono i dipendenti giovani che si uniformano al modus operandi dei dipendenti più datati e non viceversa, generando un circolo vizioso e poca innovazione. Per questo è necessario implementare nuovi sistemi incentivanti basati sulla promozione di nuove competenze, sulla creazione di una cultura organizzativa basata sui risultati e sul benessere dei dipendenti stessi. È stato, quindi, suggerito un approccio tendente alla sostenibilità, intesa come il modo di combinare in maniera vincente le performance economiche, ambientali e sociali, mettendo al centro le persone. In ambito sanitario, questa visione si riferisce sia alle persone all’interno dell’ospedale che alle comunità, entrambe attori principali del settore ospedaliero.

Accanto al tema del personale si è, poi, affiancato quello della FORMAZIONE. Molti dei frequentanti ricorrono ai corsi di formazione perché obbligati dall’avanzamento della loro carriera e carenti di una cultura tesa al miglioramento. Questo perché i manager attuali ritengono che quando vanno a ricoprire posizioni più elevate non hanno bisogno di ulteriori competenze. Sarebbe invece opportuno che questi cogliessero i propri limiti per poter lavorare su sé stessi, facendo formazione soprattutto nei campi dove hanno carenze.

È necessario sviluppare SENSO CRITICO nelle persone che frequentano i corsi di formazione. Ci si è, quindi, chiesto quali contenuti siano opportuni modificare, eliminare e/o aggiungere al percorso formativo dei manager. Sono emersi vari suggerimenti quali:

  • la formazione trasversale per la valorizzazione del personale;
  • consentire più esperienze internazionali;
  • chiarire la responsabilità del professionista e dell’equipe.

Purtroppo, ci sono burocrati che pensano che dal momento in cui acquisiscono un ruolo, automaticamente il personale dipendente si allinei ai loro diktat, altri invece non prendono decisioni fino a che non hanno ottenuto un consenso unanime. È evidente che queste persone hanno carenza di competenze e know-how che, durante il percorso di carriera/formazione è stato dato per scontato.

Si è poi discusso di quali TECNICHE DIDATTICHE siano più opportune per arricchire il percorso del management. Lo studio di casi, i lavori di gruppo, le testimonianze professionali, i projects work, i diagrammi di flusso, i gantt, le swat analysis sono tutti strumenti da non far mancare nella formazione del team building. Taluni hanno l’obiettivo di far ragionare attorno ad un problema concreto e di far emergere l’impulso a suggerire miglioramenti e cambiamenti che tengano conto del contesto di lavoro e soprattutto del personale. L’obiettivo è sviluppare la capacità di leggere la realtà a cui si è chiamati a contribuire.

16 novembre 2022

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