Big Data per la Sanità

 
I Big Data cambieranno il nostro modo di lavorare. Il loro utilizzo ci fornisce una prospettiva di arricchimento della professionalità di ciascuno di noi. Pensando al settore sanitario, sembrano promettere la possibilità di prendere decisioni mirate e sempre più orientate ai bisogni dei pazienti.

I Big Data, prendendo a riferimento la letteratura scientifica (Doug Laney 2001[1]), esprimono:

1.     Volume. La quantità di dati raccolti da diverse fonti è enorme e ciò è possibile grazie alle nuove evoluzioni di sistemi di raccolta dei dati che ne consentono l’accumulo in maniera più semplice rispetto al passato.

2.     Velocità. Il dato è disponibile quasi in tempo reale e con la stessa celerità deve essere gestito.

3.     Varietà. Non è più necessario l’uniformazione dei dati che possono essere raccolti e analizzati anche se provenienti da fonti diverse per forma e qualità.

I Big Data sono perciò uno strumento che il management pubblico e privato può utilizzare per migliorare i processi decisionali. Anche nel settore sanitario generano grandi aspettative per quanto concerne le decisioni che riguardano i processi clinici, ma non solo; anche sull’aspetto gestionale e organizzativo. Si pensi ad esempio alla disponibilità di enormi quantità di dati relativi alla farmaceutica, al long term care, alla contabilità, ai ricoveri, alle attività di natura ambulatoriale, ….

I professionisti e i manager avranno nuovi strumenti per prendere decisioni razionali, per promuovere in modo efficiente comportamenti professionali e organizzativi orientati agli obiettivi. I fenomeni potranno essere indagati con profondità, sicuramente sotto il profilo clinico-assistenziale ma anche per comprendere i profili dei processi di cura migliorando così i processi di gestione del rischio, personalizzando i servizi per le diverse tipologie di pazienti, identificando le modalità e i criteri per la continuità del processo di cura.

Con la ricerca dal titolo “L’informatizzazione della cartella clinica come driver per una maggiore sicurezza clinica e una migliore gestione della documentazione sanitaria”[2] il gruppo Ri.For.Ma. vuole comprendere lo stato dell’arte dell’utilizzo dei big data nella sanità identificando come le professionalità che hanno ruoli manageriali possono sfruttarne le potenzialità per valorizzare il loro ruolo gestionale e organizzativo.




[1] Laney, Doug. "3D data management: Controlling data volume, velocity and variety." META group research note 6.70 (2001): 1.
[2] Finanziato dalla Regione Emilia Romagna con assegno di ricerca della durata di un anno all’interno del Bando Alte Competenze 2014‐2020 ambito B) Risorse umane per a specializzazione intelligente

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